Con grande gioia, desidero condividere con voi l'intenzione che mi guida e che considero un pilastro del nostro cammino. Come fondatore dell'ICCR, sogno di unire tutti i cenacoli di preghiera sotto un'unica grande casa, una casa che non è un edificio, ma un luogo spirituale e di comunione. L'ICCR è la madre chiamata a essere punto di riferimento per animare e nutrire questi gruppi, affinché possano formare una comunità basata sulla fraternità e sull'unità.
Non si tratta di assorbire o di perdere le identità dei cenacoli, come ad esempio il gruppo dei "Figli Amati nella Divina Volontà". Al contrario, ogni gruppo mantiene intatto il proprio carisma e la propria personalità, ma si arricchisce attraverso il dialogo e lo scambio reciproco. Per troppo tempo, forse, abbiamo vissuto il nostro servizio e la nostra preghiera in modo isolato, senza poter realizzare insieme un progetto condiviso. Ora, però, possiamo cambiare questa realtà, aprire i nostri cuori e le nostre porte, e costruire qualcosa di meraviglioso.
Immagino una comunità viva, vibrante e capace di accogliere con entusiasmo ogni dono spirituale che ciascun cenacolo porta con sé. Collaborare con altri carismi, come quelli dell'ICCR, significa non solo condividere, ma anche crescere. È un'opportunità per arricchirci vicendevolmente, per sperimentare la bellezza della famiglia spirituale, in cui ognuno dà il proprio contributo e riceve ispirazione dagli altri.
Non è impoverimento, non è rinuncia alla propria identità, ma è il contrario. La vita di famiglia è un dono straordinario, che ci permette di vivere la nostra fede in maniera più profonda e autentica. Quando ci uniamo, scopriamo che possiamo raggiungere obiettivi che da soli sembravano impossibili. La fraternità e l'unità non ci limitano, ci liberano e ci rendono ancora più ricchi di spirito e di amore.
Questa visione non è solo mia, ma è per tutti noi. È un invito a sperimentare la bellezza della comunione, a creare legami forti e duraturi e a costruire una comunità che possa essere luce nel mondo. L'ICCR è qui per essere un ponte, una guida, una madre che accompagna ciascuno di noi nel cammino verso questa grande famiglia spirituale.
Con umiltà e determinazione, continuerò a lavorare per realizzare questo sogno. E invito ognuno di voi a unirsi a me in questo viaggio. Perché insieme possiamo trasformare questa visione in realtà, per il bene di tutti e per la gloria di Dio. Uniti nella fede e nell'amore, possiamo rendere il mondo un posto migliore, un luogo in cui la fraternità e l'unità brillino come segni di speranza.
Vi ringrazio per essere parte di questa famiglia e per il vostro impegno. Insieme, possiamo fare molto più di quanto possiamo immaginare. L'ICCR è la nostra casa, il nostro cuore, il nostro futuro. E io sono entusiasta di costruirlo con voi, passo dopo passo.
P. Bobby Calunsag - fondatore